Giocare ogni possibile combinazione dei 90 numeri al SuperEnalotto rappresenta un’ipotesi spesso discussa tra chi cerca di scoprire la “strategia infallibile” verso il jackpot. L’idea, in teoria, è semplice: se si coprono tutte le combinazioni, si è certi di vincere almeno una volta il premio principale. Tuttavia, quando si esaminano le cifre reali richieste per mettere in pratica questo schema e i meccanismi di distribuzione dei premi, emergono limiti matematici ed economici insormontabili.
Quante sono le combinazioni possibili e quanto costa giocarle tutte
Il SuperEnalotto prevede che il giocatore scelga 6 numeri su 90 senza alcun ordine specifico. Il numero di combinazioni possibili si calcola usando la combinatoria. In particolare, si tratta delle combinazioni semplici di 90 elementi presi 6 alla volta, rappresentate matematicamente da C(90,6).
Il risultato è di 622.614.630 combinazioni differenti. Questo significa che, per coprire tutte le possibili colonne vincenti, dovresti giocare questa quantità di schedine individuali. Dato che ogni schedina singola da 6 numeri costa 1 euro senza opzione Superstar, per effettuare la copertura totale occorrerebbero oltre 622 milioni di euro in un’unica estrazione. Se volessi anche aggiungere l’opzione Superstar, il costo per ciascuna combinazione salirebbe a 1,5 euro, portando l’investimento totale a circa 934 milioni di euro.
Riassumendo:
- Senza Superstar: 622.614.630 combinazioni x 1 euro = 622.614.630 euro
- Con Superstar: 622.614.630 combinazioni x 1,5 euro = 933.921.945 euro
Tali cifre fanno subito capire che l’impresa non è alla portata di nessun giocatore privato. Anche la sola gestione logistica, considerando la necessità di compilare, registrare e conservare oltre 622 milioni di schedine, è praticamente impossibile, se non con sistemi informatici e risorse fuori dalla portata delle persone comuni.
I meccanismi di vincita e la distribuzione dei premi
Un aspetto poco compreso è che giocare tutte le possibili combinazioni non garantisce il completo rientro dell’investimento, nemmeno nel caso di vittoria del jackpot. Il motivo sta nel funzionamento dei montepremi e nella fiscalità delle vincite.
Nel SuperEnalotto, la somma destinata ai vincitori con 6 numeri viene divisa tra i fortunati che centrano la combinazione esatta. Se il “6” viene realizzato da più giocatori o sistemi, il premio si fraziona. Inoltre, occorre considerare le altre fasce di vincita (5, 4, 3, 2), che pure derivano dalla medesima mole di giocate, e la percentuale trattenuta dallo Stato per ogni giocata.
La realtà matematica è che la quota destinata al jackpot rappresenta solo una porzione della raccolta totale generata dalle giocate: una parte significativa dei soldi incassati viene destinata a coprire le altre fasce di premi, oltre a imposte e trattenute. Anche in caso di vincita certa, non recupereresti l’enorme investimento iniziale per intero, dato che parte degli importi torna allo Stato e agli altri vincitori delle fasce inferiori.
Inoltre, è importante ricordare che il jackpot accumulato non sempre supera la soglia eventuale di spesa teoricamente necessaria per garantirsi la vincita
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Conviene davvero una strategia “all in”?
Facendo i conti:
- Ogni giocata da 6 numeri da sola ha una probabilità di vincere il “6” circa 1 su 622 milioni.
- Coprirle tutte garantisce la vincita matematica, ma non la convenienza economica.
- Il montepremi destinato al “6” può variare moltissimo e, in moltissime estrazioni, non raggiunge la cifra di centinaia di milioni di euro richiesta per coprire tutte le combinazioni.
In altre parole, una simile strategia si rivelerebbe antieconomica nella quasi totalità dei casi: l’eventuale vincita sarebbe inferiore rispetto all’investimento richiesto, specie quando si considerano tutti i parametri di divisione e tassazione.
Un’altra eventualità da considerare riguarda la possibilità che un’altra persona, in modo casuale, centri pure lei la sestina vincente nello stesso concorso: il premio dunque verrebbe ulteriormente diviso, riducendo ancora la quota destinata a ciascun vincitore.
La logica della copertura totale richiede numerose risorse anche in termini di gestione, tempo e rischio di errore operativo, senza alcuna certezza di realizzare un guadagno effettivo almeno pari all’esborso iniziale.
Sistemi integrali, sistemi ridotti e giocate di gruppo: quali sono le alternative
A fronte di quanto sopra, la maggior parte dei giocatori si avvicina al SuperEnalotto attraverso modalità più razionali, come la partecipazione a sistemi, siano essi integrali o ridotti. Nei sistemi integrali si scelgono più di 6 numeri, sviluppando tutte le combinazioni possibili: il costo cresce esponenzialmente con l’aumentare dei numeri scelti, rendendo questa pratica conveniente solo per piccoli raggruppamenti e mai su scala totale. Ad esempio, giocare 7 numeri costa 7 euro (per 7 combinazioni possibili), mentre 10 numeri ne richiedono 210, salendo rapidamente ai valori esorbitanti sopra descritti.
La reale utilità dei sistemi sta nella possibilità di formare giocate di gruppo, spesso tramite la “Bacheca dei sistemi” dove la spesa viene frazionata tra molti partecipanti, così da aumentare le probabilità di vincita rispetto a una singola giocata individuale. Tali sistemi sono, però, ben lontani dal garantire la copertura totale del sistema e consentono solo di aumentare leggermente le probabilità reali di successo.
Altra soluzione adottata è quella dei sistemi ridotti, che prevedono la selezione intelligente di una parte delle possibili combinazioni per ridurre costi e rischi, pur rinunciando alla copertura di tutte le sestine vincenti.
Matematica, probabilità e realtà della lotteria
Dal punto di vista della probabilità pura, la combinatoria dimostra che ogni colonna gioca ad armi pari e che nessun sistema offre vantaggi sistematici: ad ogni estrazione, la selezione è completamente casuale e tutte le possibilità sono equiprobabili.
D’altra parte, le leggi della statistica insegnano che anche se molti numeri non escono da tempo o alcuni si ripetono con maggiore frequenza in un dato periodo, ogni estrazione è indipendente e il passato non influenza il futuro. Non esistono, pertanto, strategie certe per “battere” il banco se non affidarsi, appunto, a colpi di fortuna.
Il fascino del SuperEnalotto resta quello di essere, dal punto di vista statistico, uno dei giochi più a bassa probabilità di successo ma, proprio per questo, tra i più ricchi in termini di premi potenziali. L’esperienza mostra che il gioco va vissuto con divertimento e responsabilità, ricordando sempre che, trattandosi di una lotteria, il vero valore è nella speranza, non nel calcolo matematico.
Approfondimenti sul funzionamento delle lotterie e sulla probabilità matematica possono essere trovati anche alla voce SuperEnalotto su Wikipedia, fonte utile per approfondire dati ufficiali, modalità di gioco e struttura dei premi.
In conclusione, giocare tutte le possibili combinazioni dei 90 numeri al SuperEnalotto si rivela un sogno tanto affascinante quanto irraggiungibile e, soprattutto, senza alcuna reale convenienza economica. Chi ama sfidare la sorte può continuare a partecipare responsabilmente, meglio ancora se con moderazione e consapevolezza del meccanismo aleatorio che rende unico questo gioco.